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TV e...
Titolo: Moderato Swing
Direzione Musicale : Piero Umiliani
Regia: Lino Procacci
Puntate: 10
Data di trasmissione: Dal 03/01/1961 al 11/04/1961
Ascolta la sigla...
X Piero Umiliani:"Moderato Swing" X
Alle 21.25 del 3 gennaio 1961 Piero Umiliani dà il via alla prima puntata di Moderato Swing.
La cantante americana Helen Merrill si prepara a registrare la sua rubrica ''Parole e Musica''.
"Moderato Swing colma un vuoto alla TV. Mancava una rubrica che si occupasse di musica equidistante tra quella leggerissima e quella classica: domani Piero Umiliani riempirà questa lacuna".
Con questo titolo si apre la pagina degli spettacoli del quotidiano La Nazione del 2 gennaio 1961. In realtà la trasmissione non nasce per colmare un vuoto culturale ma per motivi di economia aziendale. Nell'ottobre del 1960 la RAI aveva messo su una grande Orchestra per la realizzazione di Canzonissima, orchestra che però lavora solo tre giorni alla settimana. A quel punto la dirigenza, per impegnare appieno nella settimana i musicisti, pensa di produrre uno spettacolo di seconda serata utilizzando alcune scenografie già presenti in magazzino, in modo da contenere il budget entro il milione di lire a puntata, tutto compreso.
Secondo il parere del dottor Giannantonio, all'epoca responsabile del settore Musica Leggera della Rai, Piero Umiliani è l'uomo giusto al quale affidare una trasmissione che fosse di "poco costo" ma di qualità, quelle stesse qualità che Umiliani aveva dimostrato nella direzione musicale de Il Mattatore. Quando Giannantonio, Umiliani e il regista Lino Procacci si trovano a discutere il progetto, le idee vengono fuori a valanga. Il "riempitivo" si sta trasformando in uno spettacolo di prima categoria, con la musica e i cantanti in primo piano e nessun presentatore a "disturbare" le note. Il titolo doveva essere inizialmente Teleritmo poi mutato nel più sofisticato Moderato Swing con l'uso di quell'aggettivo "moderato" certamente più gradito ai piani alti della RAI di quegli anni.
Le registrazioni terminano i primi giorni di novembre del 1960 e, martedì 3 gennaio del 1961 alle 21.25, la prima puntata di Moderato Swing va in onda, in un orario migliore di quello previsto in origine.
Piero Umiliani e il quartetto 2+2 di Paola Orlandi nella sezione ''Musica a Tre Luci''.
Nonostante il 7 sulla pagella di ''Telesera'' la trasmissione non era gradita a tutta la dirigenza RAI.
Ogni puntata dura 45 serratissimi minuti ed è composta da otto numeri fissi, così suddivisi:
1) Omaggio Musicale a... dedicato a uno o più strumenti, un momento musicale puro con Umiliani e l'Orchestra in primo piano.
2) Una Voce sul Pentagramma, protagonista un cantante-autore (ancora la parola unica cantautore non era stata coniata...) con Giorgio Gaber, Gianni Meccia e Gino Paoli e Umberto Bindi tra i protagonisti.
3) E' di Scena il... sezione dedicata al ballo con il Cha-Cha-Cha, il Mambo, la Conga e così via puntata dopo puntata.
4) Napoli Ieri e Oggi, con la romantica voce del tradizionale Ugo Calise contrapposta alle "intemperanze" twist e rock di Peppino di Capri.
5) Parole e Musica. Uno dei momenti più alti della trasmissione dove la cantante newyorchese Helen Merrill interpreta con l'orchestra di Umiliani i classici del vocal jazz americano da "Night and Day" a "Autumn in New York" per citarne un paio e l'attore Fernando Cajati legge i testi tradotti in italiano. L'esperienza finirà in un disco dell'RCA intitolato proprio "Parole e Musica", uno dei migliori album di jazz del 1961.
6) Musica per i vostri Sogni, brani jazzistici interpretati rigorosamente in stile night club per quello che all'epoca era il "ballo della mattonella".
7) Musica a Tre Luci, ovvero l'esecuzione dello stesso brano in tre maniere completamente diverse: in stile dixieland, dal quartetto vocale dei 2+2 di Paola Orlandi e in versione standard.
Tra le voci fisse, oltre a Helen Merrill, Calise, Di Capri e i 2+2, c'è anche la cantante Jenny Luna che spesso si esibisce quando c'è il momento del ballo, interpretando classici latin come "Conga Majè".
8) Jazz Made in Italy. Ogni settimana giovani jazzisti italiani propongono un brano del proprio repertorio. Oscar Valdambrini, Gianni Basso, Franco Cerri, Dino Piana sarebbero tutti andati a trovare l'amico Piero nello Studio Uno della RAI. E' l'operazione più ardita della trasmissione, oggi ricordata dagli appasionati quasi come un evento mistico per la tv di quegli anni.
La star della trasmissione è indubbiamente la Merrill che non solo canta i più grandi standard del vocal jazz americano ma, davanti a quella scenografia essenziale e vagamente optical della trasmissione, interpreta anche alcuni classici della canzone italiana tra cui una straordinaria "Estate" di Bruno Martino.
Nel corso delle puntate altre voci internazionali (o quasi...) prendono parte alle puntate. Dall'elegante Carol Danell che canta "Kiss Me Kiss Me" e inciderà un disco con Umiliani all'italianissimo Gian Costello sino a Johnny Desmond (in realtà Giovanni De Simone nato a Detroit da genitori siciliani).
Le prime puntate hanno un ottimo successo di pubblico e di critica ma, nonostante ciò, in RAI non mancano le polemiche. Qualche dirigente la considera "troppo spinta in direzione del jazz" (cfr. Sorrisi e Canzoni Tv, 28 gennaio 1961), quasi fosse un peccato mortale. Le dodici puntate previste diventano dieci e dopo la quarta puntata c'è una sospensione che fa pensare anche a un rischio di chiusura della trasmissione che poi, fortunatamente, prosegue anche se in maniera irregolare rispetto alla frequenza prevista.
Il jazz non è la "musica del diavolo" come il blues, ma è comunque considerato "difficile". Lo stesso Umiliani, intervistato da Arturo Gismondi all'uscita della visione d'anteprima per i dirigenti RAI, deve ribadire che "Si tratta però di una trasmissione di canzoni, di musica leggera, e non di jazz come qualcuno ha detto". (Noi Donne, 13 novembre 1960).
La decima e ultima puntata va in onda l'11 aprile del 1961 e anche se l'undicesima e la dodicesima sono state cancellate dal palinsesto, Moderato Swing rimane uno dei programmi musicali più innovativi della televisione italiana, il primo a dimostrare, o almeno a tentare di dimostrare, che la musica in tv poteva non essere solo classica o leggerissima ma che esiste anche un'altra musica.