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Gietz! Piero a fumetti

Bio e News


La copertina di Gietz!, edito dalle edizioni Tunuè nel 2010 e ristampato nel 2012.

Nel febbraio 2010 le Edizioni Tunuè di Emanuele De Giorgi pubblicano la graphic novel Gietz! con testi di Andrea Campanella e disegni di Hannes Pasqualini. La storia è ambientata a La Spezia sul finire del 1944, con la città sotto i bombardamenti. Protagonista della vicenda è il trombettista ventenne Nicola Bertini che suona nella banda Puccini. Sfilano i partigiani e gli americani. La musica passa da “O Bella ciao” a “When the Saints Go Marchin’ in“ dei soldati afroamericani.
Uno di questi vede Nico che suona e lo fa salire a bordo del loro mezzo, e così viene preso per mettere su un orchestrina che suonerà musica italiana e americana. Nico, personaggio di fantasia creato dagli autori, incontrerà veri personaggi del jazz, tra cui un giovane e già affermato Piero Umiliani.
Gietz! è il primo romanzo a fumetti dedicato al jazz in Italia e ha conquistato il pubblico e la critica, aggiudicandosi il premio come miglior libro di scuola italiana al Festival Internazionale dei Comics di Roma nel 2010, e l'artista Hannes Pasqualini ha conseguito, nello stesso anno, il premio come miglior disegnatore alla rassegna Treviso Comics. Il volume si avvale di una prefazione del trombettista jazz Paolo Fresu e di una postfazione di Elisabetta Umiliani, una delle figlie del maestro. La prima edizione è andata presto esaurita e nel 2012 la Tunuè ha dato alle stampe una seconda edizione.

LA VERSIONE ENHANCED PER IPAD


Disegno di Hannes Pasqualini dedicato alla famiglia Umiliani in occasione della presentazione del volume a Roma

Di Gietz! è stata realizzata una versione digitale disponibile per iPad e iPhone e arricchita di contenuti speciali, tra cui il booktrailer con il brano "Ritorno da Marte" e il brano di "Quintetto Stella" a fare da sottofondo alla lettura.
"Quintetto Stella" ha una particolare importanza per la storia di Piero Umiliani e del jazz italiano. Piero Umiliani lo utilizzava per aprire i concerti che teneva nel 1944, in piena guerra mondiale, in un club di Firenze frequentato da molti soldati americani, che trovavano lì un po’ di conforto e tanta musica che ricordava la loro patria. Nella sua lunga carriera di compositore e musicista Piero non aveva mai trovato modo di incidere questo brano e solo nel 1991 la traccia fu registrata insieme al trombettista Paolo Fresu (autore dell’introduzione di Gietz!), con Giovanni Tommaso al basso e Giampaolo Ascolese alla batteria nel CD Umiliani Jazz Family.

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